Barilla

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La storia dell’Azienda Barilla inizia nel 1877, quando Pietro Barilla senior avvia una modesta bottega di pasta e pane a Parma. Nonostante un fallimento temporaneo, Pietro si rialza con determinazione e riesce a riconquistare il successo, ampliando la produzione di pasta su ampia scala. Nel 1905, Barilla produce già una quantità considerevole di pasta al giorno.

Nel 1910 i figli di Pietro, Gualtiero e Riccardo, cominciarono a gestire l’azienda di famiglia. Si concentrarono sulla produzione industriale e costruirono un grande stabilimento che dava lavoro a 80 operai e produceva 80 quintali di pasta al giorno. Allo stesso tempo, iniziarono anche l’attività nel nuovo panificio, fornito di un moderno forno continuo tedesco che poteva cuocere fino a 20 quintali di pane al giorno. Furono creati un nuovo marchio e un logo che raffigurava un garzone operaio che versava un enorme uovo nella madia piena di semola.

Dopo la Prima Guerra Mondiale, Gualtiero muore e Riccardo assume il controllo dell’azienda di famiglia. Con l’aiuto della moglie, Virginia, Riccardo espande il pastificio e introduce macchine moderne per migliorare la qualità e ridurre i tempi di produzione. Nel 1933, Barilla adotta la prima pressa-impastatrice continua italiana progettata dai fratelli Braibanti. Nel 1936-1937, vengono installate sei presse continue di seconda serie nello stabilimento di via Veneto.

Nel 1936 Pietro entra in Azienda per sviluppare il settore commerciale. L’anno successivo, viene lanciata la pasta Fosfina, arricchita di fosforo, un alimento “dietetico” consigliato per arricchire la dieta alimentare in periodi di scarsità. Con Fosfina, Barilla si rivolge direttamente ai consumatori privati, confezionando il prodotto. Inoltre, viene introdotta la pastina glutinata per l’alimentazione dell’infanzia, un prodotto di punta confezionato per il mercato borghese.

Negli anni Trenta, Barilla diventa un’industria alimentare moderna, con prodotti di qualità e un focus sul mercato. Si espande dalla regione locale a tutta la Lombardia grazie a campagne promozionali mirate. Pietro Barilla puntava sulla qualità del prodotto e sulla pubblicità per aumentare le vendite. Vengono lanciati nuovi prodotti confezionati e migliorata la gestione aziendale con la suddivisione del lavoro e la specializzazione degli operai. Vengono creati anche personaggi e icone memorabili, come “il cuoco volante” o “l’uovo cameriere”, accanto al logo dell’azienda. Durante la Seconda Guerra Mondiale, la produzione di Barilla subisce una significativa riduzione e l’azienda viene requisita per rifornire l’esercito.

Nel 1947 i fratelli Pietro e Gianni Barilla prendono il controllo dell’azienda e si impegnano a gestirla e farla crescere in modo moderno. Pietro si occupa delle vendite e della promozione, mentre Gianni si occupa della produzione e delle operazioni. Negli anni ’50, Barilla ha un periodo di grande successo grazie all’attenzione al mercato e alla tecnologia. Nel 1950, Pietro va negli Stati Uniti per imparare sulle tecniche di imballaggio, pubblicità e distribuzione. Il suo viaggio ha lo scopo di trovare soluzioni per i problemi che l’azienda italiana sta affrontando, come la qualità dei prodotti, il packaging e la pubblicità.

Nel 1952 Barilla riceve un premio per la campagna pubblicitaria “Con pasta Barilla è sempre Domenica”. In quell’anno, Pietro e Gianni decidono di concentrare gli investimenti sulla pasta e chiudono il panificio. Ricostruiscono il vecchio stabilimento per la produzione della pasta secondo un nuovo progetto. A partire dal 1958, Barilla inizia a fare pubblicità in televisione.

Negli anni ’60, Barilla diventa una società e produce circa 6.000 quintali di pasta al giorno. Negli anni ’70, migliorano le tecniche di essiccazione della pasta per una produzione più veloce e di migliore qualità. A partire dal 1965, Barilla inizia anche a produrre fette biscottate e grissini nello stabilimento di Rubbiano, Parma.

Nel 1968 iniziano i lavori per il nuovo stabilimento di Pedrignano, che diventa il più grande pastificio del mondo. Un atto coraggioso che si è rivelato un investimento azzeccato. Nel 1970, i fratelli Barilla vendono il pacchetto di maggioranza dell’azienda alla multinazionale statunitense Grace. Pietro Barilla conserva l’1% delle azioni.

Il Gruppo Voiello si è espanso negli anni ’70, acquisendo l’Azienda Voiello e il Mulino Basile. Grazie a queste operazioni, è riuscito a controllare l’intero ciclo di produzione e ad aumentare il proprio approvvigionamento di grano. Tuttavia, l’aumento dell’inflazione e i prezzi calmierati imposti dal governo hanno minato i margini dell’azienda. Per diversificare la produzione, nel 1975 è stata lanciata la linea Mulino Bianco, che avrà un grande successo nei decenni successivi.

Da quando è stato creato, Mulino Bianco ha ampliato la sua gamma di prodotti da forno. Nel corso degli anni, hanno lanciato grissini, fette biscottate, merendine, pan carré, frollini e molto altro. Nel 1979, Pietro Barilla ha ri-acquistato l’azienda di famiglia. Per celebrare questo evento, ha chiesto a Federico Fellini di dirigere uno spot pubblicitario chiamato “Alta Società”, conosciuto anche come “Rigatoni”.

Barilla è un’azienda italiana che ha lanciato vari concorsi a premi negli anni Ottanta. Nel 1985 hanno realizzato la campagna pubblicitaria “Dove c’è Barilla c’è casa”. Pietro Barilla ha ottenuto una laurea “Honoris Causa” in economia nel 1987. Nello stesso anno, l’azienda ha acquisito il Pastificio Braibanti e i Laboratori Riuniti con il marchio “Le Tre Marie”. Nel 1990, hanno acquisito il 49% della Pavesi di Novara.

Barilla è diventata l’azienda leader in Italia per la produzione e la commercializzazione della pasta nel 1990. Nel corso degli anni successivi, si è impegnata nell’espansione internazionale acquisendo altre aziende e collaborando con importanti testimonial in diversi paesi europei. Tuttavia, nel settembre 1993, il fondatore Pietro Barilla è scomparso improvvisamente, lasciando un messaggio di incoraggiamento per il futuro dell’azienda.

Il fondatore dell’azienda ha sempre adottato un approccio basato su valori come la qualità del prodotto, l’innovazione tecnologica e il rispetto per il lavoro dell’uomo. Questi principi hanno guidato lo sviluppo e l’anima dell’azienda per oltre cinquant’anni.

Nel 1994 Barilla si unisce a Filiz, un’azienda turca specializzata nella produzione di pasta. Grazie a questa partnership, Barilla diventa un leader europeo nel settore delle paste alimentari e si espande anche negli Stati Uniti. Nel corso degli anni, Barilla incrementa la sua quota di mercato diventando una delle aziende leader in Italia. Nel 1999, vengono inaugurati gli stabilimenti di Ames e Foggia 2, sancendo ulteriormente la crescita dell’azienda.

Il 23 aprile 1999, Barilla ha acquistato Wasa, un’azienda svedese leader nella produzione di pani croccanti. Nel 2001, Barilla ha firmato una joint-venture con Herdez in Messico, espandendo così la sua presenza nel mercato della pasta in Messico. Nel 2002, Barilla ha acquisito il gruppo tedesco Kamps, che includeva la società francese Harrys, rafforzando il proprio posizionamento nel mercato europeo del pane. Grazie a questa operazione, Harrys è diventato uno dei marchi leader di pani morbidi in Europa.

Barilla ha creato Academia Barilla nel 2004 per promuovere la cultura gastronomica italiana. Nel 2008, Barilla ha venduto GranMilano, l’azienda che gestiva i marchi Tre Marie e Sanson. Nel 2009 è nato il Barilla Center for Food & Nutrition, impegnato nella ricerca di soluzioni alimentari sostenibili. Barilla ha anche inaugurato il mulino più grande del mondo a Pedrignano nel 2009.

Nel 2012 viene inaugurato il nuovo stabilimento sughi a Rubbiano di Solignano, a pochi chilometri da Parma. L’impianto raggiunge in pochi anni una capacità produttiva di 60.000 tonnellate. Nel 2013 viene inaugurato a Parma l’Ospedale dei Bambini, donato dall’Azienda e intitolato a Pietro Barilla. Academia Barilla apre tre ristoranti di cucina italiana a New York tra il 2013 e il 2015. Nel 2017, Barilla celebra i 140 anni di vita ed è leader mondiale nel mercato della pasta, dei sughi pronti in Europa e dei prodotti da forno in Italia. Barilla collabora con Roger Federer come testimone globale, lanciando lo spot “Masters of Pasta” in 40 paesi.

Nel 2018, importanti investimenti industriali vengono decisi, incluso l’ampliamento degli stabilimenti di Rubbiano, Ames, Solne e Pedrignano. Wasa viene scelto come marchio globale dei prodotti da forno del Gruppo nel 2018.