La nostra prima notte in Camper

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Vi racconto la nostra prima notte in camper. Visto che era la prima notte abbiamo scelto di fermarci in un area attrezzata a pagamento. Appena arrivati il signore alla sbarra mi ha fatto una serie di domande alle quali non ho saputo rispondere. Alla fine ci ha fatti entrare e mi ha detto di parcheggiare in retromarcia in un posto tra due camper. Sono due giorni che sto cercando di imparare a guidare il camper in direzione di marcia, figuriamoci fare un parcheggio tra due camper. Avevo l’ansia alle stelle anche perché i camper che stavo per distruggere costavano come minimo 50 Mila euro l’uno. Mia moglie accanto a me mi guarda sudare e non capisce quale sia il problema. Dentro di me penso, adesso chiedo al tipo con la barba se me lo parcheggia lui, ma che figura ci faccio con mia moglie? Allora provo da solo, vi ricordo che non ho il servosterzo, il mio ducato aspirato da fermo lo sterzo non gira nemmeno aggrappandosi con tutto il corpo. Mi faccio coraggio, guardo gli specchietti, guardo avanti e comincio le manovre. Dopo aver fatto avanti e indietro più di 65 volte, vedo che davanti a me si forma una fila di curiosi. Li vedevo che parlavano tra di loro e commentavano le mie manovre. Dopo circa 40 minuti riesco ad infilare il camper nel mio spazio. La parata dei camperisti esperti era aumentata, e quando scendo mi fanno tutti l’applauso. Mi sono sentito leggermente preso in giro, ma poi ho scoperto che era un applauso di incoraggiamento. Appena parcheggiato mia moglie inizia a preparare le coperte e le lenzuola per la notte ed io da bravo uomo camperista mi cimento a tirare fuori tutto l’occorrente per allacciarmi all’impianto.

Tiro fuori il mio cavo da 5 metri preso all’Obi ma mi accorgo che la colonnina e molto più lontana. Uno dei camperisti si accorge del mio problema e mi presta una prolunga di 15 metri. Nel frattempo facciamo conoscenza, parliamo del più e del meno e mi consiglia di mettere i cunei visto che la piazzola è leggermente in discesa. Ma dopo aver fatto la figuraccia con il parcheggio e poi con il cavo elettrico non me la sentivo di dire a quell’uomo che non avessi idea di cosa fossero quei cunei. Annuisco con la testa e gli dico, si certo dopo li metto. Ma che sono sti cunei? Pensavo tra me e me. Lo saluto ed entro in camper. Mia moglie mi chiede come mai siamo così in pendenza e per non fare una figuraccia anche con lei, le dico.. ah sì ne parlavo proprio adesso con quel signore. Questa area di sosta è in discesa, e lei mi fa, e hanno anche il coraggio di farci pagare 25 euro al giorno? Eh sì le dico, che disonesti!

Inizia cosi la nostra preparazione della notte.

I lettini castello per i bimbi sono pronti mi dice mia moglie, devi aiutarmi a mettere le lenzuola nel nostro letto in mansarda perché da sola non ci sono riuscita. Ci penso io le dico, come se lo avessi fatto altre mille volte. Salgo su con la delicatezza di un elefante e mi accorgo che la mansarda è molto bassa. Passami il lenzuolo, dico a mia moglie, mi sdraio sul letto e allungo le braccia per infilarlo negli angoli ma gli angoli sono molto lontani, alla fine ci rinuncio. Le dico, ma perché per stanotte non dormiamo così solo con il piumone? Ma stai scherzando? Mi dice lei? Scendi va che ci penso io. Alla fine lei riesce a mettere queste coperte e siamo pronti per la nostra prima notte, e dentro di me penso anche di fare delle cosette… Lei mi dice, conosco quello sguardo scordatelo! Ci sono i bambini, qui non è come a casa. Ah un altra cosa, mi dice, io dormo fuori perché soffro di claustrofobia. Non ci sono problemi amore, vado io sotto la cupola, vado un attimo in bagno e vengo a letto. Quando esco dal bagno mia moglie già dorme, salgo sulla scaletta ma non so come fare ad andare nella mia parte di letto senza svegliarla. Ne io ne mia moglie siamo dei fringuelli e lo spazio della nostra mansarda è molto limitato provo a sdraiarmi su di lei per passare dall’altra parte e lei mi urla, ti ho detto di no ci sono i bimbi!!! No amore volevo solo passare, e devi passare proprio di qua? Mi fa lei. Scendo e cerco di studiare un modo per passare dall’altra parte ma non trovo una soluzione. Nel frattempo il gatto sdraiato sulla dinette mi guarda impietosito e mi viene un idea brillante, smonto il tavolo e mi faccio il letto qui così non disturbo nessuno. Provo a staccare il tavolo ma non si stacca. Ci saranno delle viti, ci sarà una leva. Chi sa. Prendo il telefono apro YouTube e cerco un tutorial, nel frattempo si sono fatte le 4 del mattino, mia moglie russa, i bambini pure. Non trovo nessuno video che mi spiega come si apre la dinette. Mannaggia a me. Perché non l’ ho chiesto a quello che me l ha venduto come si apriva? Alla fine trovo un video, “come aprire la dinette”, evviva penso. I due parlano parlano e mentre stanno per dire come si apre, parte la pubblicità. Aspetto la pubblicità e riparte il video. Nulla da fare, i due sboroni del video avevano un camper di quelli nuovi. allora cerco altri video ma niente. Ho trascorso tutta la notte sperando di imparare ad aprire la dinette ed invece ho imparato come si fanno le sigillature, come si tolgono le righe nere, a cosa serve un inverter e come si pulisce il serbatoio delle acque grigie ma la dinette era ancora lì. Dentro di me penso, se ci sta il gatto posso starci anche io. Decido di lasciare il tavolo così come è e mi sdraio su un divanetto piegando un po’ le gambe. Spengo la lucina, prendo il cuscino mi sdraio e penso, ah finalmente si dorme. Appoggio la testa sul cuscino e mia figlia mi fa, babbo sono le otto, mi fai il latte?

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