Un attacco di panico è come un cortocircuito del corpo e della mente. Succede all’improvviso, anche quando tutto sembra tranquillo. È una reazione di allarme, potentissima, anche se non c’è un pericolo reale. È come se il cervello premesse il pulsante “emergenza” senza motivo.
Come si manifesta?
Ecco i sintomi più comuni, anche se possono variare un po’ da persona a persona:
- Cuore a mille, tachicardia improvvisa
- Fiato corto, senso di soffocamento
- Vertigini o senso di svenimento
- Sudorazione fredda o brividi
- Tremori o mani che non riesci a controllare
- Formicolii, soprattutto a mani, braccia o viso
- Sensazione di irrealtà, come se fossi staccato da te stesso (derealizzazione o depersonalizzazione)
- Paura intensa, che può essere la paura di impazzire, di morire o di perdere il controllo
Molti arrivano in pronto soccorso convinti di avere un infarto. Ma clinicamente… non c’è niente. Ed è questo che spesso confonde e fa sentire le persone ancora più sole.
A chi succede?
A chiunque.
Non c’entra essere “deboli” o “forti”. Può capitare a persone molto sensibili, o a chi è sempre in controllo, a chi è sotto pressione da anni e ha “retto” fino a un certo punto.
Può succedere anche a chi ha vissuto un trauma, o a chi si porta dietro un carico emotivo che magari non è mai riuscito a sfogare.
E cosa direi a chi non li capisce?
Direi questo:
“Non giudicare. Un attacco di panico non è ‘tutto nella testa’. È il corpo che urla che qualcosa non va. È una richiesta d’aiuto che non passa dalla ragione. E se non l’hai mai provato, non puoi immaginare quanto faccia paura sentirsi ‘morire’ senza motivo.”