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Ansia al Supermercato

ansia al supermercato

Ciao, sono Dado. Ho 48 anni, due figlie, una moglie, un sito che parla d’ansia… e indovinate un po’? L’ansia. Sempre lei. Quella che entra in scena senza essere invitata, tipo zia che viene a cena e si ferma tre giorni.

Parliamoci chiaro: l’ansia è una diva. Le piace il palcoscenico, vuole attenzioni, e se non gliele dai… BOOM, ti manda un attacco di panico, così… per ricordarti chi comanda.

Il mio primo attacco di panico serio?
Supermercato. Corsia dei surgelati. Un brivido, il cuore che parte come se stessi facendo la finale dei 100 metri alle Olimpiadi, sudore freddo… e io, che stringo un pacco di piselli Findus come fosse un defibrillatore.

“Oddio sto morendo!”
“No signore, è solo l’ansia.”
“Ah… meno male. Posso comunque svenire con dignità, o è fuori moda?”

L’altro giorno, invece, mi è venuto un attacco mentre guardavo la lavatrice.
Giuro. Fissavo il cestello che girava e a un certo punto ho iniziato a sentirmi girare pure io. Tachicardia, senso di irrealtà, il classico: “sto per morire o per diventare una centrifuga anch’io?”

Ma la cosa più esilarante è che ho imparato a recitare anche durante gli attacchi:
Davanti agli altri faccio finta di niente, tipo:
– “Tutto ok Dado?”
– “Sì sì, solo che il mio cuore ha deciso di suonare la samba senza preavviso. Tranquilli.”

La verità?
Con l’ansia ci ho litigato, ci ho parlato, ci ho fatto la pace e ora… ci faccio sketch.
Perché a un certo punto ho capito una cosa: se la vita ti dà l’ansia, fanne comicità.
Meglio riderci sopra che farsela mangiare viva. E poi, ammettiamolo: certe situazioni sono oggettivamente comiche.
Tipo quando, convinto di avere un infarto, vado al pronto soccorso e mi dicono:
– “Signore, è solo ansia.”
E io:
– “Ah. Posso lasciare la mancia lo stesso? Mi sono sentito coccolato.”


Se anche tu hai momenti assurdi e comici legati all’ansia, raccontameli nei commenti.
Ci facciamo una risata insieme. O un attacco… ma stavolta di quelli di riso!